ALTARE BALDINOTTI

L’architettura dell’Altare ripete quella del primo, infatti, attualmente, è privo di mensa e gradini, è addossato alla parete e presenta uno zoccolo con al centro un’epigrafe ed ai lati lo stemma della famiglia, in questo caso, della famiglia Baldinotti. L’Altare fu edificato nel 1641 in memoria di Antonio Baldinotti, morto nel 1623. Ai lai della cornice osserviamo due colonne a fusto liscio con capitello composito ed una testina alata nella sua parte alta. La composizione è sormontata da un timpano ed un frontone interrotti. Sopra il frontone vi è un piccolo pilastro che sorregge un disco raggiato.
L’ampia cornice ospita la tela ad olio eseguita da Giacinto Gemignani nel 1642 e raffigurante San Sebastiano curato nelle ferite da Santa Irene. L’opera è stata qui nuovamente collocata dopo essere stata rinvenuta nella Villa Medicea di Poggio a Caiano negli anni successivi al termine della Seconda Guerra Mondiale.

Nella parete muraria dietro la pala d’altare troviamo ancora oggi dei frammenti di affresco. Il primo di questi, datato al XIV secolo, rappresenta due Santi a mezzo busto ed una testa maschile, figure contenute all’interno di una cornice a motivi geometrici ed attribuite a Dalmasio degli Scannabecchi; il secondo presenta tre figure acefale, probabilmente da datarsi al periodo della prima decorazione della struttura (1280 ca.) e da attribuirsi ad un Maestro pistoiese; il terzo è il frammento collocato più in alto (sovrapposto a quello con i Santi acefali), datato ai primi anni del Trecento ed attribuito ad un Maestro pistoiese, questo raffigura lo svenimento della Vergine, scena da considerarsi come parte di una composizione più vasta che prevedeva l’intera Crocifissione, nella parte inferiore del frammento vediamo un santo Domenicano che indica la scena al di sopra di lui. Proveniente da questo spazio è anche il frammento con Sei personaggi a mezzo busto, strappato e conservato nel Salone-Refettorio del convento assieme ad altri affreschi provenienti dalla Chiesa.